Investimenti dell’OCM vitivinicolo campano per la campagna 2018/2019

Con decreto dirigenziale n. 7 dell’11 gennaio 2019, la Regione Campania ha pubblicato il bando investimenti per le imprese del settore vitivinicolo – campagna 2018/2019, che finanzia i progetti di investimenti materiali o immateriali, impianti di trasformazione e commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, con l’obiettivo di aumentare la competitività nel settore del vino.

Com’è noto, l’art. 50 del Reg. UE 1308/2013 prevede espressamente che “Può essere concesso un sostegno per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione. Tali investimenti sono diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa e il suo adeguamento alle richieste del mercato e ad aumentarne la competitività e  riguardano la produzione o la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli di cui all’allegato VII, parte II, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza energetica globale nonché trattamenti sostenibili”.

La Regione Campania, d’altronde, essendo considerata “regione meno sviluppata”, ai sensi del paragrafo 2 del medesimo articolo ha potuto prevedere l’intensità massima di aiuto per i costi d’investimento, ossia fino al 50% .

I finanziamenti riguardano solo la promozione e valorizzazione dei vini a DOC o IGP, che comunque rappresentano la fetta più ampia della produzione vitivinicola campana.

Grappoli di uva aglianico

Chi ne può beneficiare?

Come si ricava dagli allegati al decreto dirigenziale, l’accesso alla misura è riservato alle P.M.I. del settore vitivinicolo la cui attività rientri tra queste:

  • produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  • produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  • elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione;
  • produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.

Inoltre, le imprese che intendono accedere ai finanziamenti devono avere sede legale e operativa in Campania ed essere dotate, tra gli altri, dei seguenti requisiti soggettivi:

  • produrre almeno 15.000 bottiglie di vino o lavorare almeno 300 ettolitri in volume di vino o di mosto nell’annualità 2018. Per le aziende che conducono beni confiscati alle mafie ai sensi della legge 109/96 e s.m.i., le bottiglie prodotte si riducono a 10.000;
  • avere la disponibilità dei locali o dei terreni, risultanti dal fascicolo aziendale, su cui si intende realizzare l’investimento.

Grappoli di aglianico

Come potrà essere usato il finanziamento?

Sono considerati ammissibili i seguenti interventi:

  • opere edilizie e murarie;
  • arredi e attrezzature per la degustazione, esposizione e vendita di prodotti vinicoli;
  • acquisto di nuovi macchinari e attrezzature;
  • allestimento di punti vendita, sale degustazione extra aziendali;
  • creazione ed aggiornamento di siti internet, piattaforme di e-commerce.

I progetti possono essere ammessi a finanziamento per un importo minimo di € 20.000,00. Il contributo a fondo perduto erogabile può raggiungere il 50% delle spese ammissibili, comunque fino ad un massimo di € 150.000,00.

Le istanza di partecipazione al bando possono essere presentate entro il 15 febbraio 2019.

Per informazioni ed assistenza sulle modalità di presentazione della domanda, è possibile contattare l’Avv. Paolo Palmieri.

 

 

Lascia un commento